Manifesto di
* Women Who Run with the Wolves - Donne che corrono coi lupi - libro simbolo di un femminismo basato sull'intuizione della Donna Selvaggia: una forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.
L'autrice è Clarissa Pinkola Estés, è scrittrice e psicoanalista junghiana, specialista in disturbi post-traumatici.
Réclame
Il progetto
Mix di tabù e lotte del progresso neo-femminista con tecnologia, evoluzione sociale e cultura moderna.
Ogni volta una provocazione per ricordare che prima di tutto in ogni rivoluzione e battaglia ideologica è importante sapersi mettere in dubbio, prendersi in giro, fermarsi a riflettere sull'assurdo distopico che spesso si nasconde dietro l'angolo delle nostre ideologie.
Cosa succede quando ai valori profondi si associa un uso improprio dell'evoluzione digitale?
Ne abbiamo dato un ritratto ironico qui nel Manifesto / Réclame n°1 , qui nel 3° e qui nel 4°..
Il gioco continua con questa nuova provocazione.
Questa volta nel mirino c'è un moderno femminismo pret-à-porter, o semplicemente, "pop".
"Donne che corrono coi lupi" rimase e rimane sul comodino di moltissime donne in tutto il mondo, come simbolo di emancipazione e battaglia femminista, non tanto politica quanto intima.
Uscito solo negli anni novanta, diventa rapidamente un classico, in grado di parlare alle donne di quei concetti e principi radicali e archetipici, lontani ormai dal mondo femminile occidentale.
"La fauna selvaggia e la Donna Selvaggia sono specie a rischio.
Nel tempo, abbiamo visto saccheggiare, respingere, sovraccaricare la natura istintiva della donna."
(nota: le maiuscole di "Donna Selvaggia" sono presenti nel testo)
C.P. Estés - "Donne che corrono coi lupi"
Un simbolo, con le sue forze e debolezze, di un approccio femminista che punta tutto sulla riscoperta del proprio lato istintivo e delle peculiarità del mondo femminile, proprio dove il femminismo "in stile Rosie the Riveter" chiudeva un occhio per cavalcare la battaglia politica delle parità a tutti i costi. Dove però spesso si confondeva parità con imitazione.
In un pullulare di campagne, grafiche, inni e simboli di un moderno femminismo il cui primo interesse sembra di rendersi appetibile alle nuove generazioni, i contenuti vengono trasmessi con la dovuta precisione o lanciati nell'etere come spot?
La Donna Selvaggia, che una scuola femminista ci propone come ritorno alle origini (e quindi origine di una vera rivoluzione, al di là dei generi), corre anche ai giardinetti?
Disorientate, tra la necessità di riconnettersi con una natura primitiva e la difficoltà fisica di poterlo fare, le ragazze si muovono incerte.
Il mercato in qualche modo sembra averlo intuito: offre continui spunti e input che non impegnino più della durata di un post; suggerisce la possibilità di un sentiero, ma riempie il tracciato di comodi tapis-roulant.
Il rischio che corriamo nell'affidare la lotta agli accattivanti richiami semplificati del mondo social, può essere quello di snaturare le ragioni etiche delle radici del movimento, in nome delle logiche di mercato?
Pensiamo ad esempio al mondo delle scelte in campo alimentare, al boom del biologico o dell'ecologia.
"Siamo in una situazione strana. Siamo virtualmente tutti d'accordo sull'importanza di come trattiamo gli animali e l'ambiente, eppure pochi di noi si danno molto pensiero sulla nostra fondamentale interazione con gli animali e l'ambiente"
J.S.Foer - "Se niente importa"
Ecco allora la nostra proposta-provocazione in linea coi tempi: se non vi sentite pronte per lavori radicali, se anche per voi il lupo, dopotutto, è un po' eccessivo, scegliete il Corgi!
Affabile e inserito nella realtà cittadina (per non parlare della sua connotazione con la nobiltà inglese), non darà nell'occhio come il più imprevedibile cugino selvatico, permettendovi un "assaggio" senza impegno delle più esotiche possibilità che altri raccontano.
In questi tempi, in cui la prudenza si affianca al dovere collettivo di introspezione, il corgi è senz'altro la scelta meno destabilizzante.
Progetto Réclame
Con i manifesti illustrati di Riccardo Rossi in arte Twentyone Avenue
testi di LemmeLemme Collective
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