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AMAH / autunno

di


illustrazioni



Amah


Inverno, primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera



Per leggere del progetto e dell'autrice potete cliccare qui


Capitoli precedenti:

Inverno, qui / Primavera, qui /Estate, qui



I petali dell'ultima rosa d'estate riposano in un suolo familiare in compagnia delle api

scomparse.

Come si chiude dolcemente l'estate, senza il cigolare di una porta,

fuori per sempre.


(E. Dickinson)





La donna ha dato la vita. è rinata come madre.

Madre e bambino vivono nel tempo senza confini.



Il bambino le dorme addosso, le tiene i capelli stretti tra le dita come teneva il cordone fino a poco tempo prima, come per chiederle di non andare via.

La madre lo osserva nel suo sonno profondo, nei sorrisi che gli sfuggono, nei suoi occhi senza ciglia.


Il bambino lentamente sussurra addii al mondo da cui è venuto, le sue gambine si allungano piano, il suo sguardo inizia a seguire il volto di sua madre.

Ha scelto la terra, la sceglie ogni giorno.





La madre lo respira e senza domande ascolta la sua marea; impara a lasciare andare tutto quello che non le serve.



La lupa e la guaritrice camminano accanto alla madre, in silenzio, lasciando che si affidi al suo istinto e al suo sapere.

Lasciano impronte nel fango affinché la madre possa sempre ritrovare la strada di casa.


La lupa segue gli odori portati dal vento, in ogni suo passo c’è la saggezza dei suoi antenati, una memoria antica impressa nei polpastrelli, nei lunghi ululati, nel labbro che si solleva per mostrare i denti bianchi, nella lingua che lecca il muso di un compagno di branco, nella lingua del cucciolo che stimola la madre a rigurgitare il cibo per potersene nutrire.


La guaritrice vive immersa nei segreti della natura seguendo il ritmo del giorno e della notte, delle stagioni, della giovinezza e della vecchiaia.


Si inchina ad annusare erbe selvatiche e piante medicinali, osserva la danza delle corolle che al tramonto si chiudono per proteggere la vita.


Custodisce gli antichi saperi delle sue progenitrici che filtravano erbe illuminate dalla luce della luna.







Riconoscere e rispettare le diverse fasi della gravidanza delle donne è un importante passo per recuperare un atteggiamento ecologico e sostenibile anche nell'ambito della nascita, spesso l'ultimo tra i mondi citati dai quali ripartire per una rivoluzione ecologica efficace della nostra società


La semplificazione in campo medico, la banalizzazione in campo emotivo, la prevenzione a discapito della fisiologia, sono i gesti dei quali paghiamo (e continueremo a pagare) le conseguenze a livello sociale ed ecologico.
















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